Il principio è molto semplice; il gas prelevato dal metanodotto o da una comune bombola a GPL, viene convogliato attraverso dei tubi, nei vari bruciatori. L'utente, grazie a delle manopole, può scegliere la quantità di gas da erogare, sino ad arrestarne totalmente l'erogazione. Non appena il gas fuoriesce dai bruciatori, l'utente con l'ausilio di un pulsante che genera una scarica elettrica o di un comune accendino, innesca la combustione, trasformando il gas in fiamma. Naturalmente, ad una maggiore quantità di gas erogato, corrisponderà una intensità di fiamma superiore. Il nostro bruciatore attraverso il fuoco scalderà quindi la nostra pentola, portando l'acqua ad ebollizione in 5 minuti. I piani cottura a gas, sebbene diffusissimi, restano di fatto i sistemi meno efficienti in commercio, offrendo un rendimento pari al 40% con una dispersione di energia del 60%.