Bialetti è un marchio che non ha bisogno di presentazioni. Vogliamo presentarvi, invece, la nuova macchina caffè lanciata dalla storica azienda italiana nell’autunno 2019: Opera. Cattura subito l’attenzione per il suo aspetto; per il colori (si sceglie fra il classico rosso, il bianco e il giallo) e l’eleganza.
Si ispira al sipario di un teatro, ecco perché si chiama così. Esige di essere lasciata in bella mostra su un ripiano della cucina, perché può essere considerata alla stregua di un elemento di arredo. E se Bialetti ha prestato grande cura al design, non significa che abbia messo l’efficienza in secondo piano. Anzi. Facciamo, però, un piccolo passo indietro.
Opera è anche molto compatta: la sua profondità non arriva a 27 cm. L’ingombro così ridotto consente di posizionarla ovunque, anche nelle cucine più piccole. Però è potente: 1.450 Watt. E presenta una serie di caratteristiche che la rendono un apparecchio pratico, funzionale e performante. Vediamole insieme.
Dopo una panoramica generale, scopriamo meglio la nuova macchina espresso Opera di Bialetti. Funziona soltanto con le capsule Bialetti, questo è bene metterlo in chiaro. La dose erogazione è manuale e lo stesso dicasi dell’espulsione capsule.
La capacità del serbatoio è pari a 0,40 litri, la pressione pompa è di 15 Bar. Se non viene utilizzata per dieci minuti di fila, si spegne automaticamente. Il sistema di inserimento della capsula comprende un cassettino estraibile e permette un’estrazione completa; il caffè, in tal modo, risulta sempre aromatico e corposo.
L’utilizzo della macchina da caffè Opera Bialetti è di una semplicità disarmante. Quando il tasto luminoso On/Off appare verde, si estrae il cassettino porta capsule, si inserisce la capsula e poi si fa rientrare il cassettino nel corpo macchina.
Si posiziona una tazzina sulla griglia poggia tazzina e si avvia il processo di erogazione del caffè sempre tramite il tasto luminoso. Quando viene raggiunto il livello desiderato di caffè nella tazzina, si preme nuovamente il tasto per arrestare l’erogazione. Voilà, il gioco è fatto.
Per pulire l’apparecchio, come prima cosa si toglie la spina dalla presa di corrente e poi si passa su tutte le parti esterne un panno umido; vivamente sconsigliato è l’utilizzo di detersivi abrasivi o solventi. Per quanto riguarda il serbatoio, la raccomandazione è quella di sciacquarlo quotidianamente.
Il cassettino porta capsule si può tranquillamente lavare sotto l’acqua per eliminare eventuali residui di caffè. Bisogna svuotare con regolarità la vaschetta di raccolta per evitare perdite d’acqua. Occorre anche pulire periodicamente la stessa vaschetta di raccolta e la griglia poggia tazzina con normali detergenti per stoviglie. Ogni 300 tazzine di caffè si consiglia di eseguire la decalcificazione.
La macchina da caffè Opera Bialetti costa circa 50 euro e si può acquistare anche tramite il sito ufficiale dell’azienda stessa. In ogni caso, è facilmente reperibile in commercio. Vogliamo concludere ricordando che questo apparecchio è stato progettato in conformità alle direttive europee EC1275 /2008 e 2009/125/EC relative ai requisiti della modalità di risparmio energetico.
Di conseguenza, ribadiamo che è dotato di una funzione di stand-by che si attiva dopo 10 minuti di inattività; l’apparecchio si spegne quindi automaticamente e il consumo energetico in tale stato risulta inferiore a 0,5 Watt. Per riattivare la macchina bisogna soltanto premere nuovamente il tasto luminoso di accensione e spegnimento.
Il tempo di pre riscaldamento varia in base al tempo in cui la macchina è rimasta inutilizzata, ma non si va mai oltre i 50 secondi.
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