Asciugatrice fa rima con comodità: chi l’acquista, non deve preoccuparsi di stendere il bucato e non subisce più condizionamenti dal meteo. Il classico pensiero “Ho caricato la lavatrice, speriamo che non piova” non fa più la sua comparsa nella mente di chi possiede un simile elettrodomestico.
Ma come funziona? Semplice: basta inserire i panni bagnati, impostare di volta in volta il programma più adatto e azionare la macchina. Alcune caratteristiche, come la rotazione alternata del cestello o il puntale sulla parete di fondo dello stesso, riducono lo stropicciamento e assicurano un’asciugatrice più uniforme.
L’acqua viene estratta dai capi per mezzo di due differenti tecnologie: a condensazione e a pompa di calore. Le asciugatrici a condensazione sono composte dalla vasca, da una ventola e da una resistenza elettrica. Quest’ultima è collocata nel retro della macchina nonché ricoperta da un materiale isolante; si surriscalda e di conseguenza genera aria calda, la quale a sua volta viene diffusa nel cestello dalla ventola. Grazie alla continua roteazione del cestello, tutto il bucato viene asciugato perfettamente.
Negli apparecchi a pompa di calore sono invece presenti un compressore con gas refrigerante e due scambiatori di calore: uno riscalda l’aria secca immessa nel cestello e l’altro raffredda quella che invece fuoriesce, che viene così condensata e poi raccolta nell’apposito contenitore oppure eliminata tramite lo scarico a muro.
Se siete alla ricerca del massimo comfort esistono modelli, come i modelli della gamma AutoClean di asciugatrici Bosch, che vi sollevano dall'incombenza di estrarre e pulire periodicamente i filtri. Sono infatti dotate di una tecnologia che provvede in modo automatico alla pulizia del filtro della lanugine e del Condensatore.
Quando si acquista un’asciugatrice, è importante osservare bene l’etichetta energetica, perché grazie ad essa si possono definire i consumi. Le classi di efficienza sono identificate da sette lettere, dalla A alla G, cui si aggiungono A+, A++ e A+++. A queste ultime appartengono gli elettrodomestici che consumano meno. Poi abbiamo la A, la B e così via; più si va avanti, più gli apparecchi in questione consumano.
Ricordiamo che da marzo 2021 è entrata in vigore la nuova etichetta energetica, che torna ad essere composta dalle suddette lettere e non prevede le classi recentemente aggiunte, ovvero connotate dal segno +.
Per chiarire ulteriormente le idee, si fa presente che un’asciugatrice in classe A consuma all’incirca 1kWh per ogni ciclo di asciugatura. Il prezzo di un Kilowattora non è univoco ma dipende dal fornitore con cui è stato stipulato il contratto; varia, inoltre, a seconda della fascia oraria. In ogni caso, si parla di pochi centesimi.
Come le lavatrici, anche le asciugatrici hanno differenti capacità di carico: si parte da 6 kg per arrivare anche a 13-14 kg. Come regolarsi? Ecco subito la risposta: per un single e per una coppia è perfetta un’asciugatrice slim da 6-7 kg, per una famiglia di 3-4 persone si consiglia un modello il cui cestello abbia una capienza compresa fra gli 8 e i 10 kg. Per le famiglie più numerose sarebbe opportuno non scendere sotto i 12 kg, altrimenti ci si ritrova costretti a procedere con 2 cicli consecutivi.
Viene naturale pensare che la lavatrice e l’asciugatrice debbano avere la medesima capacità; è esatto, tuttavia vogliamo far presente che in alcuni casi, a fronte di dimensioni teoricamente uguali, in realtà il cestello dell’asciugatrice risulta più piccolo rispetto a quello della lavatrice. Meglio, quindi, se fra i due elettrodomestici c’è una differenza pari a 1 kg.
In altre parole, per esempio, se la lavabiancheria è da 7 kg, è preferibile acquistare un’asciugatrice da 8 kg. Un’altra dritta: sarebbe opportuno acquistare apparecchi della stessa marca.
Le asciugatrici permettono di scegliere fra differenti programmi che corrispondono alle diverse tipologie di tessuto. Ormai tutti gli apparecchi sono dotati dell’opzione antipiega: alla fine di ogni ciclo il bucato viene raffreddato, diventa così più morbido e si formano meno pieghe. Presenti anche nei modelli basic sono inoltre i programmi per i capi delicati e quelli che consentono semplicemente di rinfrescare e deodorare gli indumenti già asciutti, che cioè non siano stati precedentemente sottoposti al lavaggio.
Altre funzioni comuni? La regolazione della temperatura, l’autospegnimento, il segnalatore acustico relativo alla fine del ciclo di asciugatura, il ciclo rapido, il blocco sicurezza bambini. I modelli migliori e più evoluti presentano dei plus che elenchiamo subito:
Segnaliamo anche la presenza del timer, che consente di programmare l’orario di attivazione del ciclo.
Nella scelta dell’asciugatrice bisogna tenere conto anche delle necessità e abitudini personali. Chi soffre di allergie, per esempio, potrebbe optare per un apparecchio dotato anche del ciclo antiallergico, in grado di neutralizzare gran parte degli allergeni contenuti nelle fibre, negli acari, nei peli degli animali, nei pollini.
A coloro che dispongono di poco spazio, invece, suggeriamo di valutare l’acquisto di un apparecchio slim: la profondità non supera i 46-48 cm. Si valuti con attenzione anche il grado di rumorosità, tenendo presente che l’optimum in tal senso coincide con i 60 dB.
Non si trascuri il ruolo del display. Deve essere perfettamente leggibile, ma si può andare molto oltre. Alcuni apparecchi, per esempio, presentano display LCD tramite i quali è possibile visualizzare qualunque informazione, comprese quelle relative all’avanzamento del programma, e impostare le diverse funzioni in pochi secondi.
La nuova generazione di asciugatrici è rappresentata dai modelli intelligenti, perfetti rappresentanti della smart home. Sono apparecchi tecnologicamente evoluti, che si connettono alla rete wifi domestica e possono essere gestiti da remoto tramite un’apposita app gratuita. Ciò significa che usando il proprio smartphone o tablet è possibile avviare i vari cicli, verificarne l’avanzamento, selezionare i programmi e altre funzioni. Non solo.
Le applicazioni sono anche fonte di utili consigli relativi alle impostazioni di volta in volta più adatte nonché a un corretto funzionamento dell’elettrodomestico e alla manutenzione. E ancora, è possibile collegare la lavatrice e l’asciugatrice affinché dialoghino tempestivamente; quando una finisce, l’altra sa che è arrivato il momento di entrare in funzione e propone il programma giusto a seconda dei tessuti appena lavati.
In molti casi agisce in modo del tutto autonomo, grazie in primis ai sensori che le permettono di individuare il tipo di fibra, il grado di umidità, la portata del carico.
Il prezzo di un’asciugatrice è determinato da diversi fattori quali la capacità di carico, il numero di programmi, la marca, le funzioni di cui è dotata, l’eventuale connettività, la classe di efficienza energetica cui appartiene. Per tali motivi, mettere nero su bianco cifre precise è impossibile; in compenso, però, possiamo dare indicazioni orientative.
Per un modello basic possono bastare 350-400 euro, mentre un apparecchio di qualità medio-alta costa all’incirca 600-700 euro. Il prezo delle asciugatrici più performanti è mediamente compreso fra i 650 e gli 800 euro, mentre quelle smart possono superare la soglia dei 1.000 euro. Vogliamo però far presente una questione importante.
Se utilizzata nel modo corretto, l’asciugatrice non solo non perde efficacia col tempo e permette di risparmiare fatica nonché ore preziose, per quanto dura molto a lungo. Più di dieci anni, senza che l’usura faccia sentire i suoi effetti. Bastano piccoli accorgimenti: per esempio evitare di caricarla troppo, suddividere i capi per tipo di tessuto, accertarsi di scegliere sempre il programma giusto.
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